La mia formazione in merito alle espressioni artistiche si è generata per stadi successivi. Il disegno a mano libera mi è stato congeniale prima ancora di imparare a scrivere le lettere dell’alfabeto, di conseguenza ho sempre continuato ad esercitarlo fino all’inizio delle scuole medie inferiori, dove ho scoperto l’importanza del colore.
Infatti in quegli anni mi sono dedicato alla pittura a olio che ho praticato da autodidatta e, in seguito, grazie ai contatti con l’amico Leonardo Caboni, ho potuto perfezionarla attraverso i suggerimenti datimi dal prof. Nino Cordio, docente presso il Liceo Artistico di via Ripetta a Roma.
Tale attività è proseguita fino al primo anno di Università, dove lo studio dell’architettura mi ha permesso di conoscere tutte le potenzialità espressive del Disegno, sia artistico che tecnico-geometrico.
In questo periodo ho avuto l’occasione di frequentare una fonderia artistica e potuto seguire tutta la genesi della realizzazione di un’opera in bronzo, e questo mi ha fatto capire che la scultura era la mia vera vocazione, rimasta fino allora in nuce. Infatti in essa ho potuto condensare tutte le mie espressioni precedenti: il disegno a chiaroscuro, ottenuto con la grafite o con la sanguigna, che mi restituiva il senso del volume spaziale; l’uso del colore, attraverso l’impiego delle varie patine di superficie che mi permettevano di andare dal verde, al nero, all’effetto bitume fino ad arrivare al rosso fiorentino.
Questo mi ha invogliato , accanto all’attività di architetto, a indagare altre espressioni artistiche, quali quella dell’incisione come l’acquaforte e la serigrafia, nonchè a sperimentare l’uso di diversi materiali plastici e, infine, a esprimermi nel campo del design.